Come nasce un Rosato. La storia del Rosa del Golfo

Alezio (LE), Aprile 2015 – Alle volte un sogno va inseguito con costanza, passione, tenacia, volontà, amore… alle volte un sogno diventa battaglia, puntiglio, un obiettivo da raggiungere a tutti i costi, alle volte un sogno è l’unica cosa che conta, questa è la storia di come nasce un sogno…

Questa è la storia di un giovane ragazzo, tornato carico di sogni e aspettative dal Nord – da Alba, terra di grandi vini – dove aveva studiato Enologia, questa è la storia di Mino Calò e di suo padre Giuseppe, questa è la storia di un confronto e di uno scontro, dell’incontro di due grandi personalità che si “sfidarono” per raggiungere un nuovo traguardo.

Secondo il giovane Mino bisognava diminuire la quantità di vino prodotto a vantaggio della qualità, ed iniziare l’imbottigliamento, mettendo da parte la vendita del vino sfuso.

Secondo il Patriarca Giuseppe non era questa la strada da seguire e tra i due nacque una piccola disputa ed una sfida lanciata dal padre al figlio, affinché questo gli dimostrasse concretamente le sue teorie.

Iniziò così un periodo fatto di tentativi, di sconfitte e parziali vittorie, in cui Mino iniziò a vinificare da solo, provando e sbagliando, riprovando e risbagliando, un periodo ricco di prove e delusioni, crisi e poi di piccoli segnali via via sempre più positivi, fino a quando le prime 1000 bottiglie non furono pronte. Le prime 1000 bottiglie di Rosato “Rosa del Golfo”, era il 1964.

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